Spiacente, nessuna esperienza trovata. Ad ogni modo...

Colli della Sabina: Buono a sapersi

Cosa visitare in Colli della Sabina?

I Colli della Sabina sono una gemma nascosta del paesaggio vinicolo laziale, incastonata tra i dolci colli sabini tra le province di Rieti e Roma. Istituita come DOC nel 1996, questa denominazione rappresenta una rinascita delle tradizioni viticole locali in un'area da sempre conosciuta per le olive e l'agricoltura. I vigneti si estendono su circa 25 comuni, beneficiando di colline in pendenza, di una buona esposizione al sole e di un clima che mescola influenze continentali e mediterranee. È una regione in cui il vino sta riprendendo voce dopo secoli di coltivazione silenziosa.

L'enoturismo nei Colli della Sabina è un'attività intima e di basso livello, ideale per i viaggiatori che cercano un'autentica esperienza rurale. Le degustazioni sono spesso su appuntamento con piccoli produttori che aprono le loro cantine e i loro campi, guidando le visite attraverso vigneti, oliveti e stradine tranquille. Molti wine tour sono abbinati a degustazioni di vino, visite a villaggi medievali e passeggiate nella campagna. Grazie alla sua vicinanza a Roma, è possibile fuggire dal trambusto della città per raggiungere le tranquille colline della Sabina con una gita di un giorno.

Quali cibi assaggiare in Colli della Sabina?

La cucina della Sabina è rustica, radicata nella ricchezza della terra: legumi, selvaggina, salumi, formaggi freschi, funghi e cereali locali. I vini bianchi della regione si abbinano magnificamente a zuppe di verdure, pesci d'acqua dolce, verdure grigliate, paste semplici e formaggi morbidi, mentre i rossi più ricchi si abbinano a stufati di carne, carni alla griglia, funghi e selvaggina. La struttura moderata e la freschezza dei vini favoriscono abbinamenti vivaci con lo stile di cucina sostanzioso ma onesto di Sabina.

Quali vini si producono in Colli della Sabina?

Il disciplinare della DOC Colli della Sabina definisce precisi assemblaggi. Per i vini bianchi, almeno il 50% deve essere costituito da Malvasia del Lazio, mentre è consentito il 5-35% di Trebbiano (Toscano o Giallo); è possibile utilizzare fino al 15% di altre uve bianche. I vini rossi e rosati si basano sul Sangiovese (40-70%) e sul Montepulciano (15-40%), con un massimo del 30% di altre uve nere consentite. La regione produce anche versioni frizzanti, novello e spumante in alcuni casi.

Qual'è la stagione migliore per andare in Colli della Sabina?

La primavera e l'inizio dell'estate sono ottime per visitarle, quando le colline sono verdeggianti e le passeggiate nei vigneti sono fresche. L'estate porta il calore, moderato dall'altitudine e dalle brezze, ideale per le degustazioni serali. La vendemmia si svolge in genere tra settembre e ottobre, un momento ideale per cogliere l'energia della stagione e assaggiare le nuove produzioni. Gli inverni sono tranquilli; molti produttori accettano visite solo su appuntamento e il paesaggio rivela il suo lato più contemplativo. Le stagioni contrastanti aiutano a sviluppare l'intensità aromatica e l'equilibrio delle uve.

Cosa fare in Colli della Sabina?

Inizia il tuo viaggio da Roma o Rieti, dirigendoti verso i Colli Sabini attraverso strade panoramiche. Pianifica in anticipo le degustazioni con i produttori, molti dei quali sono a conduzione familiare. Abbina il vino alla visita di borghi storici come Fara Sabina, Castelnuovo di Farfa, Selci e Tarano, e non perderti l'Abbazia di Farfa nelle vicinanze. Percorri i sentieri rurali, osserva gli uliveti e fermati nelle trattorie locali per assaggiare le specialità gastronomiche della Sabina. Gli itinerari di uno o due giorni funzionano bene qui e il ritmo rilassato lo rende ideale per chi cerca un'immersione nel vino e un approfondimento culturale.

Dove fare degustazioni vini in Colli della Sabina?