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Cantina e Vini

Ci troviamo a San Giorgio Canavese, in Piemonte, tra le città di Torino e Ivrea, dove coltiviamo 13 ettari di vigneti. Le nostre uve sono quasi tutte Erbaluce, un antico vitigno a bacca bianca autoctono del Canavese. Anche il resto sono varietà autoctone: Nebbiolo, Barbera, Neretto e Freisa. Ciò che rende speciale questa zona è l'utilizzo del sistema di allevamento della vite "a pergola", che crea ampie chiome nel vigneto. Questo sistema ci obbliga ad alzarci per raccogliere l'uva. Siamo in tre: Domenico Caretto è l'agronomo e si occupa dei vigneti e della cantina; Lia Falconieri si occupa dell'amministrazione, del lato commerciale e della comunicazione; Remo Falconieri, il fondatore dell'azienda, "l'Archimede delle bollicine" come lo ha battezzato Carlin Petrini. All'età di 90 anni, è il primo ad arrivare in cantina ogni mattina, alle 8 in punto.

La tenuta è stata fondata nel 1985. L'intenzione era quella di essere un piccolo produttore di spumante. La prima annata vinificata contava poco più di 2.500 bottiglie di Erbaluce Metodo Classico. Ogni vigneto ha un nome, un'anima e una storia. Il più antico è Misobolo, che oggi è il nome del nostro Erbaluce. È qui che Pietro Falconieri, il trisnonno di Lia, raccoglieva l'uva alla fine del XIX secolo. Poi c'è il vigneto Brajassa, che apparteneva a Mariuccia, la zia di Domenico, il vigneto Castagnola, il vigneto Cascinetto e il vigneto Biaulej (noto come Betulle). I vigneti Freisa sono Carlin, dal nome del padre di Domenico. Continuiamo a coltivare due piccoli filari di Pinot Grigio che appartenevano a nonno Giacomo, per amore del nostro cuore.

I nostri terreni hanno avuto origine dal ghiacciaio del Balteo, che ha trascinato giù dalla Valle d'Aosta terreni ricchi di numerosi minerali che si ritrovano nel vino coltivato qui e che caratterizzano il nostro. Siamo membri della Fivi, Federazione italiana vignaioli indipendenti.

Ci troviamo a San Giorgio Canavese, in Piemonte, tra le città di Torino e Ivrea, dove coltiviamo 12 ettari di vigneti. Le nostre uve sono quasi tutte Erbaluce, un antico vitigno a bacca bianca autoctono del Canavese. Anche il resto sono varietà autoctone: Nebbiolo, Barbera, Neretto e Freisa. Ciò che rende speciale questa zona è l'utilizzo del sistema di allevamento della vite "a pergola", che crea ampie chiome nel vigneto. Questo sistema ci obbliga ad alzarci per raccogliere l'uva. Siamo in tre: Domenico Caretto è l'agronomo e si occupa dei vigneti e della cantina; Lia Falconieri si occupa dell'amministrazione, del lato commerciale e della comunicazione; Remo Falconieri, il fondatore dell'azienda, "l'Archimede delle bollicine" come lo ha battezzato Carlin Petrini. All'età di oltre 80 anni, è il primo ad arrivare in cantina ogni mattina, alle 8 in punto.

La tenuta è stata fondata nel 1985. L'intenzione era quella di essere un piccolo produttore di spumante. La prima annata vinificata contava poco più di 2.500 bottiglie di Erbaluce Metodo Classico. Fu messo in vendita nel 1987.

Ogni vigneto ha un nome, un'anima e una storia. Il più antico è Misobolo, che oggi è il nome del nostro Erbaluce. È qui che Pietro Falconieri, il trisnonno di Lia, raccoglieva l'uva alla fine del XIX secolo. Poi c'è il vigneto Brajassa, che apparteneva a Mariuccia, la zia di Domenico; il vigneto Castagnola; il vigneto Cascinetto e il vigneto Biaulej (conosciuto come Betulle). I vigneti Freisa sono Carlin, dal nome del padre di Domenico. Continuiamo a coltivare due piccoli filari di Pinot Grigio che appartenevano a nonno Giacomo, per amore del nostro cuore.

I nostri terreni hanno avuto origine dal ghiacciaio Balteo, che ha trascinato giù dalla Valle d'Aosta terreni ricchi di numerosi minerali che si ritrovano nel vino coltivato qui e che sono un elemento caratterizzante del nostro.

Siamomembri della Fivi, Federazione italiana vignaioli indipendenti.

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