Recensioni

Ottimo vino, splendidi giardini! Tappa obbligata

12/6/17
Ottimo vino, splendidi giardini! Tappa obbligata
Sorgente: google Giulio de Fiore

Valuto 3 per un motivo solo: bellissimo...

11/4/17
Valuto 3 per un motivo solo: bellissimo posto , magazzinieri molto ospitali, ( sono un corriere) ma, segretaria stronza al telefono e priva di capacità nel fornire indicazioni
Sorgente: google Biasio Di Sante

Conosco il vino. Eccellente

10/12/17
Conosco il vino. Eccellente
Sorgente: google Luigi Chioccarelli
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Cantina e Vini

The familial origins lie in the Marches, coming from the Veneto region, and date back as far as the thirteenth century. The paternal grandfather, Tebaldo, was a landowner and veterinarian. The maternal grandfather, Girolamo Piccinini, an important silk businessman, was awarded the prestigious “Cavaliere del Lavoro” title in 1904 and was one of the first recipients of this honour. Piccinini subsequently wed the marchioness Eleonora Benigni Olivieri di Capo d’Acqua (1865-1966), who was a relation of both HH pope Pio IV MASTAI Ferretti (1792-1878) and of HH pope Pio VIII Castiglioni (1796-1830). The ethos of “Il Pollenza” includes a sincere passion for the land and a steady commitment to the best cultivation techniques, as well as high quality standards for wine-production. These factors have shaped both the method and produce of “Il Pollenza”. “Il Pollenza” located in Tolentino, was bought by count Brachetti-Peretti more than twenty years ago from the house of Antici Mattei. The beautiful 16th century building was designed by Sangallo and rises up amid the gorgeous landscape of Macerata hills. The estate spans around 220 hectares, 70 of which are occupied by the vineyard.

I vigneti sono all’interno della tenuta “il Pollenza”, a circa 25 km dal mare e 35 km dai monti Sibillini. Sono disposti ad altezze varianti, da 110 a 150 metri sopra il livello del mare. La coltivazione è riconoscibile per note e nobili varietà di vitigni internazionali, quali Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Pinot Noir, Petit Verdot, Syrah, Sauvignon Blanc, oltre che vitigni nostrani come il Ribona, Trebbiano e il Sangiovese. Le prime viti internazionali risalgono al 1996, mentre una precedente coltivazione di vitigni autoctoni risale a più di 40 anni fa. La raccolta in vendemmia avviene per gran parte a mano in cassette di legno per gran parte e in minima parte attraverso macchinari di ultima generazione, tra la fine di agosto e la prima metà di settembre. Il terroir è da mediamente profondo a profondo, di medio impasto tendente all’argilloso e in parte ghiaioso. La forma di allevamento è controspalliera, potatura a cordone speronato per i rossi e a guyot per i bianchi. Il tecnico vitivinicolo è il Dr. Giovanni Campodonico affiancato dal Dr. Valerio Barbieri.