About Winery and Wines

Tutto nasce nei primi anni ’60 da Giuseppe, detto Pin, e Lidia Rivetti, esperti agricoltori che si dedicano al lavoro in campagna con grande conoscenza delle tradizioni ma con uno sguardo rivolto al futuro. I vigneti esistevano prima che noi iniziassimo a produrre vino e continueranno ad esistere anche dopo: un buon motivo per trattarli secondo natura. L’amore che nutriamo verso i vigneti ci spinge anche a praticare esclusivamente un’agricoltura biologica. Crediamo nel suolo, nel microclima e nell’origine dell’uva. Questo ci porta a prediligere la coltivazione di vitigni autoctoni, che ci permettano di produrre vini che rispecchino la loro provenienza. Crediamo nelle basse rese in vigna; durante il periodo estivo, generalmente tra luglio e agosto, avviene la rimozione di alcuni dei grappoli ancora acerbi. Questa pratica, chiamata “vendemmia verde”, viene eseguita con lo scopo di ridurre la produzione e far sì che la pianta concentri le caratteristiche e l’identità del terreno in pochi grappoli. Infatti le nostre rese non superano mai i 30 ettolitri di vino per ettaro.

L’esperienza maturata attraverso la produzione del Pin si rivela un prezioso strumento quando i fratelli Rivetti si approcciano al Barbaresco. Il primo nasce nel 1995 dal vigneto Gallina, al quale segue Starderi nel 1996 e Valeirano nel 1997. I tre Barbareschi sono frutto di identiche lavorazioni in cantina come in vigna, in modo da far risaltare le peculiarità di ogni singolo vigneto. Sempre nel 1997 dal Cru Gallina si inizia a produrre anche una prestigiosa Barbera d’Alba, che tutt’oggi si distingue per le caratteristiche uniche fornite da questo incredibile vigneto. Il 1998 è l’anno della Barbera d’Asti Superiore Bionzo, un vino di grandissima struttura e longevità, che nasce da viti quasi secolari.