Cantina e Vini

Nel 1647 Scipione di Marzo fuggì dalla sua città natale, San Paolo Belsito, situata vicino alla città di Nola. Si stabilì a Tufo dove costruì la sua cantina. Nel corso dei secoli la famiglia di Marzo divenne uno dei maggiori proprietari terrieri della regione. Nel 1866, Francesco di Marzo, mentre cavalcava nella sua tenuta, vide alcuni pastori che bruciavano rocce per tenersi caldi. Mentre esaminava queste rocce, capì che stavano bruciando la brimstone trovata sulla sua terra. Con questa scoperta, la famiglia iniziò una grande attività di estrazione della pietra focaia naturale, essenziale per l'agricoltura. L'azienda riforniva gli agricoltori della regione e impiegava fino a 500 persone fino ai primi anni '80, quando le miniere si esaurirono. Ancora oggi l'impianto di lavorazione di Marzo rimane un riferimento dell'architettura industriale del XIX secolo e viene visitato regolarmente dagli studenti di architettura. Altri membri della famiglia continuarono a giocare un ruolo di primo piano nello sviluppo della regione, molti come deputati e personaggi di spicco nel panorama industriale.

L’Azienda di Marzo ha 20 ettari di proprietà siti esclusivamente nel territorio del comune di Tufo, in particolare nelle frazioni Santa Lucia e San Paolo, e vitati ad uve Greco di Tufo ed Aglianico. Le viti di Greco provengono dal nostro vivaio aziendale dove, da secoli, si selezionano le viti da reimpiantare, mantenendo così un patrimonio genetico di una purezza estrema. I vigneti si trovano tutti nelle zone più alte e ben esposte del territorio tufese; ben areati e protetti dall’umidità eccessiva generata dal fiume Sabato, si sviluppano mediamente ad un’altezza che va dai 320 ai 400 m s.l.m. Le viti crescono quasi tutte su un terreni argillosi, sabbiosi e su rocce calcaree; ed è l’argilla a giocare un ruolo fondamentale nella vita delle piante, perché ha la capacità di assorbire acqua e cederla gradualmente alle radici durante la siccità estiva. Ad arricchire il sottosuolo di Tufo contribuisce anche la presenza di cineriti ocracee e pomici delle eruzioni flegree (35000–10500 anni fa), piroclastiti in diversi rapporti stratigrafici con il Tufo Giallo Napoletano e l’Ignimbrite Campana. Lo zolfo fossile, di cui sono particolarmente ricchi i terreni di Tufo, rende, inoltre, unici i vini qui prodotti.

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