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Cantina e Vini

Custodire vuol dire preservare il territorio, mantenere le tradizioni e rispettare la persona. Da questi valori e dall’amore verso una terra meravigliosa come quella Etnea, dove la vite è stata portata dall’uomo più di due millenni fa, nascono i vini de I Custodi, frutto della generosità del caloroso suolo vulcanico e della sua mineralità, del freddo della Muntagna e del sole di Sicilia. Sane viti di ogni età, sorrette dal loro palo in castagno, che popolano densamente (8000 ceppi per ettaro) impervi terrazzamenti in pietra lavica a secco, sono coltivate in armonia con l’ambiente che le circonda solo con la forza delle mani de I Vigneri, sapienti vignaioli Etnei. In modo naturale, organico, come da centinaia di anni si è sempre fatto sull’Etna, senza prodotti chimici di sintesi, nel rispetto delle persone, del paesaggio e della natura.

I Custodi sono i custodi, i guardiani dei vigneti dell'Etna: leggende, racconti di viaggiatori e naturalisti, opere d'arte, poesie e racconti testimoniano la viticoltura etnea fin dai tempi più antichi. Qui, il particolare microclima e il terreno fertile del vulcano offrono un ambiente ideale per la vite. Dall'epoca dei Siculi, tre millenni fa, la vite e il vino sono sempre stati al centro della vita della gente sull'Etna. E dagli albori della storia al XX secolo, i gesti e i modi dei vignaioli non sono cambiati molto. I torchi in uso fino a pochi anni fa sono gli stessi di quelli descritti da Catone nel 160 a.C. Le viti sono state allevate a cespuglio (quello che noi chiamiamo l'alberello) per 30 secoli, e ovunque si vede ancora lo schema d'impianto a quinconce in cui ogni vite è equidistante da ogni altra che la circonda che era caro ai greci e ai romani.