Our first commitment when deciding on the best production model for the hills of the Langhe was to attach importance in working the land to the health of consumers, as well as to the wellbeing of everyone involved in first person in the vineyards and the cellar. This is why we devised our very own model, borne out by long years of experience in making wine and our detailed knowledge of the vineyards. The proximity of the vineyards to the winery allows us to save time and water, and to reduce pollution. The use of chemical fertilizers and synthetic herbicides has long been abolished on our land, with green manuring in keeping with the local tradition of days gone by. We take every care to make sure each vine is guaranteed balanced vegetative development, dedicating special attention to adapting the pruning to the needs of each different variety. In the winery we prefer to use native yeasts in the fermentation to allow each wine to express itself to the full, and we limit the use of sulphur dioxide to the absolute minimum so as to ensure our bottles will age correctly.

In the Langhe, on the right side of the river Tanaro, between Alba and Asti, surrounded by the villages of Barbaresco, Neive, Mango and Treiso you find the village Neviglie. Following the road from Neive to Neviglie, on the left you'll notice a hill with soft slopes, covered with vineyards, on the top at the center, the old master house, and lower down the new living quarters and the new wine cellar. The ground is clayey and tuffaceous, rich in limestone; a windy spot due to the conformation of the hills and the altitude varying from 320 to 380 m above sea level. and facing south-southwest.

“Devono essere le uve migliori –diceva Giovanni Lodali nel 1939 – perché qui il vino ce l’hanno tutti, e tutti s’intendono molto; se non vinifichi e non hai fatto una buona scelta vanno a comprare altrove”. La vita di questa azienda è uno spaccato della fatica di esistere fra le colline di Langa, è la storia di Giovanni Lodali, contadino, figlio di contadini, iniziò a vinificare per i clienti della sua trattoria a Treiso, l’unica allora piccola borgata. Finita la guerra Giovanni costruisce casa e una grande cantina, sono gli anni che creano radici e speranze per la famiglia Lodali, legata a Treiso. Nel 1955 il figlio Lorenzo si diploma ad Alba alla scuola enologica. Nel 1958 Lorenzo, affiancato alla moglie Rita, produce i primi cru: Barbaresco e Barolo; gli affari vanno bene e i vini si vendono anche all’estero. Nel 1982 Lorenzo muore, Rita con e Walter appena nato, trova il coraggio di portare avanti il progetto puntando sulla qualità e sulla tipicità. Walter, diplomatosi nel 1998 alla scuola enologica di Alba, erede ancor giovane ma già dentro alle cose del vino, porta nuova linfa: cura ed esalta il terroir dei vigneti Bricco Ambrogio e Rocche dei Sette Fratelli; rinnova le attrezzature di cantina e perfeziona le tecniche di produzione e vinificazione. Nel 2005 escono dalla cantina le riserve Lorens, Lorenzo in piemontese, Barolo e Barbaresco prodotte con uve selezionate delle annate migliori dai vigneti Bricco Ambrogio e Rocche dei Sette Fratelli.